Nei primi 6 mesi del 2020, attraverso BF, sono stati donati 9 mln di € di medicinali (560.932 confezioni), ma la situazione si annuncia critica - di Fausta Chiesa, da Corriere della Sera - Buone Notizie del 26/08/2020
Proprio ora che stiamo riscoprendo il valore delle abitudini che davamo per scontate, val la pena ricordarci di chi, a quelle abitudini, ha rinunciato perché è povero
di Luca Pesenti, direttore di OPSan e docente di Sociologia all'Università Cattolica di Milano
L’intervento del direttore dell’OPSan in occasione della presentazione del settimo Rapporto sulla Povertà Sanitaria. Sono 473mila le persone che nel corso del 2019 hanno dovuto rivolgersi agli enti non profit per potersi curare. Focus sulla condizione dei...
Banco Farmaceutico, venerdì 22 novembre 2019, ha partecipato al 39° Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia (Firenze – Palazzo dei Congressi).
La Tavola Rotonda sulla Povertà Farmaceutica (Aletta 202) è stata moderata da Sergio...
di Mariella Carlotti, preside del Conservatorio San Niccolò di Prato
Dall’accoglienza assicurata ai bambini, affidati dalle mamme col segno della medaglia spezzata, al sostegno concreto garantito dal Banco Farmaceutico ai piccoli assistiti ancora oggi
di Luca Pesenti, direttore di OPSan e docente di Sociologia all'Università Cattolica di Milano
Come si difende il Terzo settore dalla crescente ostilità manifestata da soggetti politici che in nome della disintermediazione vedono di cattivo occhio qualunque cosa si muova tra il Potere e il cittadino isolato?
Nel 2017, 535.000 persone hanno chiesto e ottenuto assistenza medica da oltre 1.700 strutture caritative. Siamo in presenza di un quarto pilastro nazionale, che si aggiunge a quello finanziato dal Ssn, a quello integrativo e a quello privato
La riforma dei sistemi sanitari non può certamente essere considerata esclusivamente in un’ottica economica e politica. Essa va interpretata anche alla luce degli scopi stessi della medicina
Le malattie croniche dovute alle condizioni sociali più diffuse tra gli immigrati sono l’ipertensione o il diabete mellito, tra gli italiani indigenti i problemi psichiatrici